SACERDOTI DI SANTO STEFANO


Don LUIGI GODIO  primo Parroco dal (1903 -1922 +)

Tratto dal libro "Santo Stefano fra memorie del passato e la ricerca del nuovo" ed. 1994. (Francesco Zaninetti 1888-1934) -Don Giuseppe Fornara (1902-1992)

 

Primo parroco di Santo Stefano, don Luigi Godio nacque a Maggiate Inferiore il 7 agosto 1877 da Andrea e Luisa Masseroni; fu ordinato sacerdote nel 1902, quindi per pochi mesi par­roco di Cardezza, nel 1903 cappellano a Santo Stefano e ivi parroco dal 25 giugno 1909. Morì prematuramente il 16 dicembre 1922.

Un frazionista, Francesco Zaninetti fu Luigi classe 1888, assessore comunale eletto il 31.10.1920 nella stessa tornata amministrativa in cui Santo Stefano venne rappresentata anche dai consi­glieri Zaninetti Stefano fu Lorenzo e Savoini Lorenzo fu Giovanni, così lo ha ricordato la sera del 16.12.1922 nella seduta del Consiglio Comunale:

 "Prima di discutere il contributo comunale all'eri­genda chiesa di SStefano io mi faccio dovere di ricordare /'iniziatore di ogni progetto, l'organiz­zatore infaticabile di tutti i preparativi, l'anima di tutte le energie e di tutte le opere indirizzate a quella costruzione, don Luigi Godio; dopo una dozzina di giorni di malattia, non so se più insi­diosa o più violenta, soccombette stamane alle sei antimeridiane, nonostante le cure più affetuose dei medici e dei familiari, non ostante i voti e le preghiere degli amici e dei parrocchiani.

Oriundo della vicina Maggiate è vissuto sempre tra noi; tutti lo riconoscevano uomo di animo mite, sacerdote di pietà esemplare, parroco zelante e amatissimo dei suoi parrocchiani.

Nei suoi 20 anni di vita sacerdotale e parrocchia­le subordinò ogni sforzo ed ogni pensiero a due santi e nobilissimi intenti: l'uno che tutti i suoi parrocchiani fossero come fraternizzati in un 'unica fami­glia; l'altro che nella frazione avesse presto a sorgere una chiesa proporzionata ai bisogni spirituali ed al numero della crescente popolazione.

Ora se gli fu facile raggiungere il primo intento, lasciò in eredità ai suoi parrocchiani, appena abbozza­to, il secondo.

E forse stamane nel dipartirsi da noi, più che di lasciare la vita nel fiore della virilità e dei suoi 45 anni, era triste di abbandonare i suoi figli spirituali ed il suo sogno incompiuto.

I frazionisti di SStefano, giustamente costernati e riconoscenti, raccoglieranno questo suo e nostro ardente desiderio e non dimenticheranno giammai il loro pastore.

Grande è il vuoto lasciato da Don Luigi Godio nella parrocchia e nel comune: propongo che a mezzo dei consiglieri della frazione siano inviate condoglianze del consiglio ai congiunti ed ai frazionisti. "

Don Luigi Godio  divenne Cappellano di S.Stefano nel 1903, nel 1905 con l'elezione a Parrocchia, si dovette aspettare fino al 25 Giugno 1909 per la nomina di D.Luigi Godio a  "Primo parroco di Santo Stefano" e la data di preso possesso risale al 7 Settembre 1909.

Scrive ancora Don G.Fornara : "Il giovane cappellano (Don Godio) , giovane di età, forte di energie spirituali e pieno di zelo non si accontenta di un ministero così sterile; sentiva egli pure il disagio che provava la popolazione nel doversi portare a Borgomanero  per le funzioni parrocchiali e specie a battezzare i bambini. Per cui mentre dava al popolo quanta comodità gli era possibile,  cercava con ogni mezzo di dargli quello che era più necessario: la parrocchia locale ed indipendente, cosi che restasse puramente un ricordo il freddo sopportato nelle gelide notti natalizie e in tutti i giorni festivi invernali quando i frazionisti con interminabile processione si recavano a Borgomanero per la messa di Mezzanotte e per le altre funzioni e ne tornavano intirizziti dal freddo."

 


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