Fonti per risalire alle origini


Per chi volesse rintracciare le proprie origini,  proponiamo alcuni consigli ed aiuti per risolvere dubbi che nascono nel corso della ricerca.

Innanzitutto capire a quali fonti documentali si possono attingere  informazioni. Poi bisogna armarsi di pazienza e tanto tempo per consultare questi volumi.

Con l'Unità d'Italia avvenuta nel 1860 era stato fatto l'obbligo ai comuni di tenere i registri anagrafici e solo dal 1866 si possono avere informazioni presso le anagrafe comunali. Per i decenni e secoli precedenti bisogna andare presso la parrocchia di appartenenza. Nel caso di S.Stefano fino al 1905 non esisteva la parrocchia e quindi ci siamo rivolti alla Collegiata di S.Bartolomeo di Borgomanero.

I registri parrocchiali sono redatti a partire dal Concilio di Trento in poi, quindi parliamo dal 1564 ai nostri giorni. Tali registri sono composti da:

Registro del Battesimi -  Atti di Matrimonio -  Libro dei Morti.

Per il registro storici dei Battesimi, ci sono dei  Tomi con scritto l'elenco sintetico cronologico per anno   divisi per 50 anni ovvero. 15xx-1600, 1600-1650, 1651-1700, 1701-1750, 1751-1794 , 1794-1845.

Innanzitutto va detto che sono quasi tutti scritti in latino e che per i volumi del 1500 sono di difficile lettura sia per lo stato di conservazione che per la scrittura non comprensibile. Un paleografo non avrebbe nessuna difficoltà a leggere.
Gli altri volumi sono ben conservati e la scrittura è comprensibile, alcune pagine  però sono in cattivo stato a causa dell'inchiostro  sbiadito o sbordato perchè penetrato nella carta pergamena.

Nella nostra ricerca di FORNARA e  ZANETTA abbiamo fotografato in digitale le pagine degli indici, in modo da poterle consultare con calma. Questo perchè partendo da un'antenato certo, bisogna arretrare di almeno  20-25 anni la ricerca dell'ascendente e per questo ci vuole tempo,come nel caso dei  nostri antenati con molte e troppe omonimie.

Accorgimenti. Durante la ricerca sull'indice si trovano abbreviazioni del tipo Bart.eo,,Ber.do,Catta (per Catterina), Gio.Batta per Giovanni Battista. I cognomi sono declinati al maschile e femminile a secondo dei casi. 

Qui sotto un esempio del dettaglio: Nella descrizione c'è la paternità e l'ascendenza "..ex Gaudentio Fornara filio di Ignatiis e Magdalena Fornara filia Bernardi..." quindi in questa lettura abbiamo 3 generazioni.
Il battezzato Fornara Carlo (qui sotto a sinistra) è figlio di Fornara Gaudenzio a sua volta figlio di Ignazio.Quindi Ignazio è il nonno. In alcuni casi viene scritto "...viventis Joseph" ..del vivente Giuseppe. Qui sta ad indicare che  Giuseppe (il nonno) all'atto del battesimo era vivente.

Per dare un contributo a chi volesse cimentarsi con le ricerche in proprio mettiamo a disposizione l'indice della lettera F e la lettera Z dei registri parrocchiali. Con la lettera F si trovano Fornara, Fracazzini, Forzani e altri cognomi spariti. Mentre con la lettera Z si trovano Zanetta, Zanetti, Zoppis, Zerlia, Zappelloni, Zotti ed altri.